Realizzare newsletter: struttura tipo, consigli e accorgimenti

Realizzare newsletter non è certamente facile. Ci sono troppi aspetti da considerare solo per quanto riguarda il lato tecnico.

Voglio mostrarti una pessima newsletter:
- oggetto: “le nostre offerte”.
- email del mittente NOME-AZIENDA@libero.it (destinatari non in CCN, alla faccia della privacy).
- screenshot sgranata della home page come corpo (immagine in allegato).
- url del sito sotto l’immagine in forma testuale neanche ipertestuale.

Niente analisi dei risultati ovviamente! “Email marketing” a costo zero e in 2 minuti.

Ok, lasciamo perdere questo caso pietoso e vediamo come creare una newsletter professionale!

 

Dimensioni del layout.

Una email può essere letta:
1) Via smartphone
2) Tablet
3) Browser desktop (considera la risoluzione dello schermo)
4) Client (thunderbird non crea problemi. Apre direttamente l’email. Al contrario outlook di default fornisce un’anteprima, larga circa 550px).

Quindi: quali dovrebbero essere le dimensioni del layout? Direi non troppo larga (sui 500px) e neanche troppo lunga. Ottimizza sempre gli spazi. Riduci il peso dell’email ed accorcia la barra di scorrimento del browser/client. Fai in modo che per poter vedere interamente la newsletter non bisogna usare le barre di scorrimento (orizzontale e verticale).

 

Corpo.

 

Header:

1) Come prima riga, al centro della struttura, inserisci una frase che riassume il contenuto/contesto della newsletter. Per quale motivo? Gmail visualizza in anteprima (POSTA IN ARRIVO) la prima riga di testo presente nel messaggio. Personalmente lo considero come un secondo oggetto, una seconda possibilità per invitare l’utente ad aprire la newsletter. Attenzione a usare certi termini (commerciali in lingua ita/eng), il filtro anti-spam ti osserva come l’occhio di Sauron! :-p

2) Seconda riga: dai la possibilità all’utente di visualizzare l’email in formato html. Magari il messaggio non è compatibile con un modello particolare di cellulare o client di posta. E poi devi sempre testare la newsletter su tutti i dispositivi e server di posta prima di spedirla.

3) Terza riga: chiedi ai destinatari di aggiungere l’email di invio newsletter alla rubrica così da ridurre il rischio di finire direttamente nella cartella spam.

Quindi, le prime tre righe possono essere usate per inserire questi 3 elementi. Diminuisci leggermente la dimensione del font e cerca di far rientrare ogni singolo elemento su una sola riga.

 

Esempio di una newsletter di vendita prodotti:

Banner. Usa un banner non troppo alto contenente: logo/payoff + un modello soddisfatto che indossa/usa il prodotto. Considera che al caricamento della newsletter, il banner è il primo elemento che attira l’attenzione.

 

Saluta il destinatario con il suo nome instaurando la cosiddetta connessione 1to1. Per questo è importante che il form di iscrizione dia la possibilità a parte di inserire l’indirizzo email e spuntare il pallino di accettazione diritti/doveri legali, ma di poter inserire il nome, proprio per questo obiettivo.

 

Struttura prodotto singolo.

Molti preferiscono fare uno screenshot del prodotto scontato e montarla nella struttura della newsletter. Chi lo linka alla home page dello store e chi alla sezione “offerte” sperando che l’utente alla fine acquisti comunque qualcosa. Entrambe le scelte sono SBAGLIATE. Il prodotto deve puntare DIRETTAMENTE alla scheda prodotto dello store. Processo: vedo il prodotto, mi piace, è scontato, click per maggiori info, indirizzamento alla scheda prodotto, leggo info vedo foto/video, sono convinto, lo aggiungo al carrello e acquisto.

L’area dedicata al prodotto è strutturata in questo modo:
A) Nome prodotto (testuale).
B) Foto prodotto di qualità (compila il tag alt) possibilmente su sfondo bianco e ovviamente caricate su server aziendali, non come allegato della email.
C) Piccola descrizione (testuale).
D) Prezzo (valuta se in forma testuale o come immagine).
E) Call to action ipertestuale verso la scheda prodotto dello shop online.

 

Come hai potuto notare l’80% degli elementi sono in forma testuale. Come mai? Ci sono due motivi:
1) Maggiore testo contiene l’email, minore è la possibilità di spedire il messaggio direttamente nella cartella spam del destinatario (oltre a tanti altri fattori da considerare).
2) Di default molti server di posta non caricano le immagini, per questo ti consiglio di usare i testi, soprattutto per i link. Sei sicuro al 100% che i testi/prezzi/call-to-ation ipertestuali/tag ALT delle immagini siano sempre visibili.

 

Canali/strumenti social:

Hai due possibilità: inserire i loghetti che indirizzano al singolo canale aziendale oppure la possibilità di condividere la newsletter con i propri amici facebook/twitter.

 

Footer.

- Dati aziendali
- Loghi certificazioni (ecommerce) e metodi di pagamento.
- Link verso le diciture legali (privacy-trattamento dati personali) presenti sul sito, tempi e costi di consegna, clausole reso ecc.
- Link DISISCRIVITI. Dai la possibilità al destinatario di cancellarsi dal database al max con 2 click. Proponi anche un form dove inviti l’utente a lasciare una motivazione di tale abbandono e/o dare la possibilità di ricevere SOLO argomenti di interessi (profilazione).

 

Newsletter Blog

I principi sono gli stessi. Invece dei prodotti, puoi inserire gli articoli del blog.

 

In conclusione.

Usi già tutti questi accorgimenti quando realizzi la tua newsletter? Fammelo sapere con commento e iscriviti alla mailing list di Fusion Lab09 per vedere la mia struttura e ovviamente ricevere sulla tua casella di posta articoli utili per le tue attività di marketing.

 

Bonus: Leggi anche l’articolo Guida Mailchimp: creazione lista, form, template e spedizione newsletter.

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Michelangelo Giannino

Founder at Fusion Lab09
Social Media Manager/Strategist - Community Manager - Digital Strategist at Genesis Mobile Italia (progettiamo le migliori soluzioni Digital & Mobile Marketing). Amo aiutare le aziende e professionisti a distinguersi dalla concorrenza, rafforzare (o creare) la propria presenza on/offline, aumentare le vendite, farsi amare dai propri clienti e trovarne di nuovi.
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